ARTICOLO DELL'UNIONE SARDA RELATIVO AL PROGETTO "LA BELLEZZA VA CONDIVISA"
ARTICOLO DELL'UNIONE SARDA RELATIVO AL PROGETTO "LA BELLEZZA VA CONDIVISA"
PROGETTO: LA BELLEZZA VA CONDIVISA
Il giorno 17 aprile, gli alunni dell’ istituto comprensivo di Senorbi hanno incontrato Maria Fois e il Giardino di Tulipani di Luena. E’ stato un incontro all’insegna della delicatezza e del rispetto. Gli alunni hanno accolto Maria con la loro interpretazione su carta del giardino di Lu. Guidati dal professore di Arte e Immagine hanno disegnato e colorato tantissimi tulipani e decorato vasi in terracotta, contribuendo alla Ricerca con le loro donazioni. Alcuni dei tulipani abbelliscono in questi giorni la nostra scuola, altri sono stati portati a casa e contribuiranno, così, alla diffusione del progetto del Giardino di Lu: l’unica onlus che fa crescere tulipani ( e girasoli) per raccogliere fondi da destinare alla ricerca contro il tumore ovarico. Durante la mattina Maria ha aiutato gli alunnni a trapiantare un bulbo di tulipano all’interno del vaso da loro stessi dipinto e ha raccontato la Bellezza del suo Giardino, invitando gli alunni a visitare di persona il luogo “magico”.
25 NOVEMBRE 2022 - PROGETTO: STENDIAMO I TAPPETI E NON CALPESTIAMO I DIRITTI DELLE DONNE
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PROGETTO LIBRIAMOCI 2022
IL NOSTRO ISTITUTO COMPRENSIVO ADERISCE AL PROGETTO LIBRIAMOCI PROMOSSO DAL MINISTERO DELLA CULTURA
LA LIBERTA' E' PER SEMPRE - CORTOMETRAGGIO CLASSI 5^ A - 5^ B - 5^ C
Gli insegnanti delle tre classi quinte hanno accolto con entusiasmo la partecipazione al concorso “I giovani ricordano la Shoah” con l’obiettivo di sviluppare, nei mesi di ottobre e novembre 2021, un progetto che impegnasse gli alunni nella realizzazione di un cortometraggio dal titolo “La liberta è per sempre”. La scelta di realizzare un prodotto video su tale periodo storico, nasce dalla convinzione che il linguaggio cinematografico può favorire una maggiore comprensione e un confronto diretto con la storia contemporanea; ciò ha permesso di raggiungere gli obiettivi di conoscenza e contemporaneamente ha offerto la possibilità di focalizzare l’attenzione sul tempo presente e in particolare sui rischi legati ad azioni e pensieri dell’individuo moderno, che possono essere un potenziale pericolo nella tutela dei diritti universali dell’uomo. Tale progetto è stato inserito nella programmazione di educazione civica e ha coinvolto tutti gli insegnanti delle classi quinte attraverso un lavoro di team che ha permesso di approfondire l’evento storico in un’ottica interdisciplinare: si pensi alla conoscenza di aspetti storico-geografici e religioso-culturali, agli atroci numeri legati allo sterminio, alla ricerca e all’acquisizione di elementi musicali della tradizione popolare ebrea (canti e balli) nonché all’ utilizzo di tecniche artistiche e cinematografiche. I bambini sono diventati così i protagonisti in un percorso dinamico, in cui loro stessi hanno potuto esprimere idee, creare la sceneggiatura e le scenografie e cimentarsi così a ricoprire più ruoli. Le attività sono state organizzate e sviluppate attraverso la metodologia del Cooperative Learning ma non per classi aperte, nel rispetto delle norme anti Covid. Nonostante questo impedimento, si è garantito un costante scambio comunicativo fra le tre classi e la condivisione delle varie scelte, al fine di valorizzare la ricerca di prospettive diverse e favorire una visione d’insieme nel processo di co-costruzione. Tale scelta metodologica ha consentito di potenziare la necessità di un’interdipendenza positiva, la condivisione di conoscenze, strategie e contenuti nonché la possibilità di essere protagonisti del proprio operato.
Nel cortometraggio è rappresentato, in poco meno di otto minuti, un viaggio in cui si rivive un periodo storico drammatico, ripercorso attraverso un linguaggio simbolico, scelta utile per lenire nelle menti dei piccoli attori le atrocità degli eventi. Da una valigia piena di ricordi, lo sguardo si posa su un susseguirsi di scene che attraversano il percorso storico narrato: iniziale è la libertà e la bellezza della vita che scorrono serene e spensierate, rappresentate in un ballo allegro e variopinto, simboli di una moltitudine di emozioni gioiose. Le maschere variopinte sono espressione di vita, di gioia e normalità: rappresentano il volto degli ebrei sereni prima dell’Olocausto. In una visione più generale, sono oggi espressione di tutte le minoranze che ancora vedono lesi i propri diritti. Le scene di vita serena vengono interrotte dall'intervento del nazifascismo simboleggiato dalla maschera nera. L’uomo arido entra in campo: è pieno d'odio, potente, controllore e dominatore della vita altrui, non esita a sterminare tante persone inermi, pacifiche, incapaci di reagire perché lui è a capo di un esercito organizzato e spietato contro ogni oppositore del disegno in atto. Gli ebrei liberi perdono la loro emotività, la loro gioia, la loro espressività e libertà. Simbolicamente perdono il loro colore e diventano, per mano nera, bianchi individui senza diritti, indistinguibili e uguali nella negazione dei valori identitari della persona, annientamento della propria unicità. La liberazione è il ritorno ad una vita piena di colori e musica, vita che tutti gli esseri umani hanno il diritto di vivere. È il diritto alla realizzazione dei sogni liberi e gioiosi che risiede sin dall’inizio della vita nel cuore di ogni bambino. I piccoli attori si augurano che la potenza del bene, rappresentata da una maschera arcobaleno, possa sciogliere anche l’animo più cupo e arido e sia portatrice del valore della libertà e del rispetto dei diritti umani, come elementi imprescindibili della vita. L’esplosione di colore diventa così manifestazione della libertà ritrovata. La drammatica storia dell’Olocausto ha obbligato le nazioni europee a costruire un argine basato sulla forza democratica e libera dei popoli, uniti contro i nuovi tentativi di sopraffazione di nuovi tiranni o aspiranti tali, supportati dai loro seguaci. E noi, come una piccola comunità scolastica, nella realizzazione di tale progetto, abbiamo creduto vivamente nei valori della democrazia e della libertà. Ora siamo pronti ad alzare e rafforzare questo argine e combattere insieme, anche nelle piccole azioni, chi vuole ancora oggi dominare il prossimo e minacciare la pace ledendo i diritti umani, nella ferma convinzione che “La libertà è per sempre”.
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